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L'installazione di Doris Salcedo a Bogotà. © Doris Salcedo

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L'installazione di Doris Salcedo a Bogotà. © Doris Salcedo

Artisti nello spazio pubblico | Doris Salcedo

La prima vincitrice del Nomura Art Award: un milione di euro per l'installazione a Bogotà in ricordo delle vittime del conflitto civile

Gabi Scardi

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Doris Salcedo è la prima vincitrice del più lauto premio annuale per l’arte contemporanea esistente: il Nomura Art Award. Creato nel 2019 dall’omonima holding finanziaria giapponese e dotato di un milione di dollari per edizione, il premio verrà d’ora in poi assegnato annualmente ad artisti che realizzino opere di significativa valenza culturale.

Con la somma ricevuta l’artista colombiana intende continuare gli «Acts of Mourning»: le installazioni che, dal 1999, realizza in ricordo delle vittime del conflitto civile del suo Paese natale, la Colombia; un conflitto che dura da oltre cinquant’anni e che ancora oggi vede vere e proprie campagne di assassinii mirati portate avanti, tra l’altro, dalle gang del traffico della droga e dai ribelli dissidenti delle Farc.

Uno dei più recenti «Acts of Mourning» è stato realizzato nel giugno 2019 nella centralissima piazza Bolívar di Bogotà, davanti al Parlamento e a pochi metri dal Palazzo presidenziale. È consistito nello scrivere a caratteri giganteschi sulla pavimentazione, con taglienti pezzi di vetro infranto, i nomi di 165 persone morte nell’arco di pochi mesi per difendere la legge e i diritti umani. L’iniziativa, con il suo carattere monumentale, benché temporaneo, è riuscita a coinvolgere molte centinaia di militanti per i diritti.

L’artista intende ora replicarla in aree remote del Paese, gravemente colpite dalla violenza. Secondo Doris Salcedo, l’artista non può che sentirsi parte di un’epoca e di un Paese. È quindi naturale che si voglia pronunciare su tematiche condivise, partecipando attraverso la propria opera a un dibattito cogente. La Salcedo dichiara, infatti, di sperare che la sua iniziativa possa indurre una concreta riflessione: «Quando spacchiamo il vetro, spezziamo il silenzio. Se riusciamo a rompere il silenzio attorno a queste morti strazianti, forse otterremo che si fermino».

L'installazione di Doris Salcedo a Bogotà. © Doris Salcedo

Gabi Scardi, 22 dicembre 2019 | © Riproduzione riservata

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